Protagonista assoluta del fine settimana la pioggia, che ovviamente ha creato condizioni difficili alle quali i piloti si sono per forza dovuti adattare. Per fortuna a pochi minuti dal via della competizione non vi sono precipitazioni in corso, anche se la pista tuttavia umida metterà sotto pressione da subito i partecipanti, a quella che si preannuncia come una gara molto emozionante.
Ricordiamo che quando la metereologia fa le bizze le monoposto di seconda generazione non prevedono l’uso di uno pneumatico dedicato, essendo il compoud Michelin studiato per lavorare su tutti i tipi di asfalti e condizioni. Le gen2 quindi possono andare a modificare solamente gli ammortizzatori, per cambiare l’assetto e rendere le vetture più guidabili.
Finalmente ci siamo…ecco la partenza del quinto appuntamento stagionale della Formula E, con l’inglese Rowland (partito in seconda posizione) che scatta al via molto forte trovandosi dopo poche curva già in testa alla gara superando il poleman Vandoorne. Il belga non sembra essere in particolare forma ed al giro successivo deve cedere un’altra posizione a Sam Bird, autore di uno scatto davvero eccezionale dal settimo posto della griglia.
Al terzo giro primo colpo di scena…
Felipe Nasr (per un precedente contatto) arriva in curva 2 con la sospensione rotta piantandosi contro le barriere, dietro di lui le due le due Mahindra di Wehrlein e D’ambosio rimangono impantanate tamponando il brasiliano del team Dragon, mettendo la parola fine alla propria competizione. Il campione del mondo in carica Vergne, che rimane bloccato dietro l’ingorgo creatosi, riesce a ripartire dopo pochi secondi grazie all’utilizzo della retromarcia.
La direzione gara introduce dapprima la bandiera gialla per diversi giri (non si capisce bene il perché visto il notevole ingombro creato da subito in pista), per poi finalmente interrompere la competizione con la bandiera rossa, per permettere ai marshalls di rimuovere le vetture lungo il tracciato, che di fatto occupavano quasi interamente il passaggio della curva. Le monoposto di seconda generazione pertanto sono rientrate tutte ai box, aspettando il ripristino del tracciato e la rimozione delle auto, che peraltro ha tardato molto di più del previsto grazie all’impacciatezza dei commissari cinesi. Come sappiamo in questi casi il tempo di 45 minuti non viene interrotto essendo recuperabile più tardi (se l’organizzazione dell’evento lo consente) aggiungendolo alla gara stessa.
Durante il restart, che come da regolamento avviene dietro la Safety Car, fila tutto liscio con l’attack mode protagonista essendo attivato praticamente da tutti piloti che compongono il lotto. Nella ripartenza André Lotterer approfitta subito della situazione passando un distratto Vandoorne, che a questo punto scivola al quarto posto dopo essere partito dal palo.
Dopo solamente un giro dobbiamo registrare un altro fatto importante, visto il problema tecnico che manda in stallo la vettura di Rowland (creato forse da un tamponamento di Sam Bird), costringendo il pilota Nissan al rallentamento improvviso. Per fortuna l’inglese dopo un reset alla vettura riesce a ripartire, trovandosi però in decima posizione. Nel frattempo Lotterer, letteralmente incollato agli scarichi di Bird, approfitta di una grave incertezza dell’inglese in staccata di curva uno passandolo, acciuffando cosi la momentanea prima posizione.
Gara al momento incolore per l’ex pilota di Formula Uno Felipe Massa, che con la sua Venturi non riesce proprio a trovare competitività nelle stradine della pista cinese. Stesso discorso vale per Jean Eric Vergne, che dopo essere stato “impelagato” nell’incidente con le Mahindra che ha provocato lo stop della gara, tampona la monoposto di Sims per ben due volte commettendo poi anche altri errori.
La sfida per la vittoria sembrerebbe cosa a due tra André Lotterer e Sam Bird, con quest’ultimo che quasi riesce a recuperare la prima posizione con una manovra di sorpasso, sventata però brillantemente dal tedesco di Techeetah. Quando mancano 21 minuti alla fine del evento realizzato a Hong Kong, il pilota Bmw Alexander Sims va a sbattere contro le barriere con la macchina che probabilmente non era più ben bilanciata dopo i due contatti con Vergne, che peraltro viene punito dalla direzione essendogli inflitti 5 secondi di penalità per le manovre scorrette.
Nel frattempo, mentre Vandoorne cerca di attivare l’attack viene infilato da Mortara, perdendo purtroppo per lui un’altra posizione. In seguito il belga deve addirittura alzare bandiera bianca per un problema tecnico, che lo costringe al ritiro rimanendo bloccato con la sua monoposto in curva. Tutto ciò ovviamente provoca (dopo 3 giri sotto bandiera gialla) nuovamente l’ingresso della Safety car, che raggruppa un altra volta tutti piloti. Come successo in precedenza l’attack mode protagonista della ripartenza, attivato dalla metà dei partecipanti.
Continua la battagia per la prima posizione tra Lotterer e Bird con Il ritmo dei primi due nettamente superiore. Di fatto bastano solamente 3 giri per notare un netto distacco, con i due di testa che iniziano a girare su tempi praticamente uguali alla pole position. Mortara (in terza posizione) non attivando la modalità d’attacco deve difendersi da un Di Grassi davvero scatenato, che con il plus di potenza a disposizione vuole acciuffare quel podio virtuale che vede a portata di mano.
Quando mancano 6 minuti alla fine arriva la terza Safety car della gara, provocata questa volta dall’impatto contro le barriere di Oliver Rowland. Gara molto difficile per l’inglese ex Williams, che dopo aver sofferto un problema tecnico che aveva compromesso nettamente la sua prova, deve arrendersi per questo contatto.
Dopo l’ennesima ripartenza mancano solamente due minuti più un giro da disputare, con lo stesso senario che si ripete. L’inglese Sam Bird resta francobollato alla Techetah di Lotterer ma questa volta colpendolo leggermente da dietro provoca la foratura del pneumatico posteriore destro della vettura del tedesco, rovinandogli completamente la gara. Mortara pertanto ringrazia e sale in seconda posizione seguito dal brasiliano di Audi Di Grassi.
Lotterer non riesce nemmeno a rientrare ai box ritirando la sua vettura in pista, con la direzione gara che mette sotto inchiesta la manovra dell’inglese di Virgin che comunque taglia il traguardo per primo, seguito dallo svizzero Mortara in seconda posizione e Di Grassi in terza.
Basta guardare il volto di Sam Bird nell’intervista a caldo per intendere il probabile arrivo della penalità per il contatto con Lotterer, che di fatto ha tolto la possibilità al tedesco di vincere la sua prima gara stagionale.
La cerimonia del podio, che come sempre si realizza nell’E-Village circondati da un nugolo di tifosi e fotografi, vede la normale premiazione secondo l’arrivo dei piloti in pista. Tuttavia gli uomini Virgin con Sam Bird gioiscono a metà visto la probabilissima penalità che arriverà solamente a breve. L’inglese alza il trofeo con l’inno inglese che inneggia, arrivando poi il consueto selfie del podio a concludere la cerimonia.
Senza dubbio la all electric racing series ha saputo regalarci l’ennesima gara ricca di emozioni, capace di tenerci incollati al teleschermo per tutta la durata dell’evento.
Ecco la classifica finale...
Autore: Alessandro Arcari - @BerrageizF1
Articolo originale su f1analisitecnica.com