Scattato dalla seconda piazza, il pilota della e.DAMS ha chiuso l’ePrix di Santiago al terzo posto alle spalle delle Techeetah, ha respinto la Mahindra e ora nella classifica generale è quarto con 37 punti contro i 71 di Jean-Éric Vergne.
Appena sceso dalla macchina al termine della prima gara cilena nella storia della Formula E, Sébastien Buemi è apparso leggermente scuro in volto.
Come sempre scontento quando non è il primo a tagliare il traguardo, il 29enne di Aigle dal sangue italiano ha trovato subito qualcosa da recriminare, salvo poi rallegrarsi per la malizia che lo ha aiutato a proteggersi dai tentativi di sorpasso della Mahindra di Felix Rosenqvist, quarto alla bandiera a scacchi.
“Sono deluso di aver terminato dietro ad un team clienti, ad ogni modo 15 punti fanno sempre comodo!”, ha sottolineato l’elvetico.
“Un secondo posto nelle qualifiche e un terzo in corsa non è male, tuttavia avrei potuto ottenere di più visto il potenziale dell’auto”, ha proseguito nella sua considerazione.
“Purtroppo ho sbagliato allo start, le ruote hanno pattinato e ho perso due posizioni. In seguito al box abbiamo atteso forse eccessivamente per evitare l’unsafe realease con la Jaguar di Piquet Jr".
E ancora: "Sul finale invece sono stato bravo a rispondere agli attacchi di Felix. In Marocco avevo sbagliato, mentre qui sono stato ben attento a non ripetere l’errore”.